Gazpacho verde e spaghetti di farro piccanti, liberamente tratto da una proposta di Beatrice Segoni

Negli spazi eleganti e vivaci del Borgo San Jacopo, si è svolta la presentazione dell’ultimo libro di Igles Corelli, La mia Cucina Garibaldina edito da Gribaudo durante la serata “A tutta pasta”.  Il menù a base di pasta Verrigni firmata a quattro mani da  Beatrice Segoni  e Igles Corelli ha stupito dall’antipasto al dolce. Le bollicine del lambrusco Cleto Chiarli hanno dato una sfumatura frizzante dal rosa antico, al rosso rubino a toni ancora piu’ intensi. Per la descrizione dei vini preferisco rimandare  ai racconti di  Andrea Gori e di Aldo Fiordelli, due blogger  che di vino ne sanno e ne scrivono con cognizione di causa.

Un’altra esperienza incredibile è l’Architecture Aromatique di Koppert Cress: abbiamo assaggiato, tra le varie meraviglie verdi, una foglia che sa di ostrica.

Nel nostro piccolino riproponiamo qui un piatto di Beatrice Segoni, provato durante la serata in un’interpretazione libera e senza-senza.

Tempo occorrente: 5 ore di riposo, 40 minuti di preparazione

Ingredienti per 4 persone:

1 kg di pomodori verdi

400 gr di  peperone verde

2 cipollotti

1 spicchio d’aglio

2 peperoncini fresco

2 foglie di salvia

4 cucchiai d’olio extra-vergine d’oliva

1 lime

sale grosso marino integrale

sale fino marino integrale

300 gr di spaghetti di farro

120 gr di piadina di farro

4 rametti di origano fresco

Affettare i pomodori,  salarli e lasciarli a riposare in frigo per un’ora. Tenere solo 1 pomodoro da parte per le decorazioni. Tagliare la piadina, metterla a bagno con un pò d’acqua, in una ciotola, unire i cipollotti affettati grossolanamente e mezzo peperoncino tagliato a listarelle. Lasciare in frigo per un’ora intanto scaldare il forno a 200° e far cuocere i peperoni per 6 minuti. Togliere dal forno, passarli sotto l’acqua fredda, spellarli, asciugarli, tagliarli a pezzettini. Tenere una falda di peperone da parte per le decorazioni. Infine aggiungere i peperoni ai pomodori.   Trascorsa l’ora aggiungere tutti gli ingredienti, aggiustare di sale, aggiungere il succo di un lime, 2 cucchiaini d’olio d’oliva. Mescolare tutto con le mani e lasciare riposare insieme il tutto  per altre 3 ore. Poi frullare, lasciare riposare un’altra ora  e infine passare al setaccio. Mettere a bollire una pentola d’acqua, salare e cuocere gli spaghetti per 9 minuti. Intanto far soffriggere olio, aglio, il resto del peperoncino e le foglie di salvia. Scolare gli spaghetti, passarli nel condimento, servirli sul gazpacho verde, decorando con piccoli pezzi di peperone, di pomodoro e un rametto di origano fresco. 

La luna, quando si riflette sull’acqua, manda bagliori illuminanti. Così abbiamo scoperto Beatrice Segoni, la nostra Madonna lungo il fiume, anzi Lungarno.

4 commenti su “Gazpacho verde e spaghetti di farro piccanti, liberamente tratto da una proposta di Beatrice Segoni”

  1. i tuoi suggerimenti sono sempre meravigliosi, non parlo delle ricette nello specifico ma di tutto il contorno che ci metti: le info, i link, i nomi, gli autori, gli eventi.
    amo i vini e sicuramente andrò a curiosare i due blog che hai suggerito.
    la tua interpretazione senza-senza della ricetta mi pare magnifica, da cena per ospiti fini.
    grazie del tuo bellissimo lavoro 🙂
    Bibi

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  2. @Bibi: Grazie a te! non sai che piacere mi facciano queste tue parole, perchè è proprio così che dovrebbe essere: Condivisione di cose che succedono, suggerimenti, percorsi che incuriosiscono. Un saluto, ib

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  3. ma lo vogliamo fare un applauso alla Ire?? Brava Ire , per il sapore che sai ricreare dal palato al blog…e io lo posso dire, si si perchè ho fatto “festa” assaporando questo piatto qualche sera fa e rifaccio festa ora leggendo questo post, ritrovandone tutto il gusto!! W IRE

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