L’intonaco del davanzale si solleva a pezzi, si intravede una pietra. La spatola scrosta la pietra. Il metallo stride sulla pietra. Il rumore infastidisce finché con il semplice gesto di cambiare l’inclinazione della lama, la vernice stantia si stacca facile, come il guscio di un uovo sodo. Coriandoli che sanno di calce impolverano le ciglia, si infilano nelle orecchie, seccano le labbra. È uguale: ora splende la pietra del periodo del Cardinal Branda alla fine del 1300. La pietra si chiama serena, viene da un tempo lontano, oggi rinasce, qui dove è sempre stata.
Che la spatola sia con noi.