Tartufini al cocco e gelsomino

Nel mio distretto bio preferito, tra Porta Venezia e Via Melzo a Milano, si è trasferita la mia spacciatrice di tè: Barbara Sighieri della Teiera Eclettica. Da anni cerca di educarmi sulla via delle foglie e dell’acqua, ma degusta, assaggia, gira e torna, la mia scelta cade invariabilmente sulla mia preferenza assoluta: il tè al gelsomino.
E’ stata una sorpresa ritrovare la Teiera Eclettica in Via Melzo al 30, arricchita di uno spazio con tavolini, tovaglie, meravigliose tazze, teiere, biscotti fatti in casa da provare in un’infinita gamma di sensazioni.
Come in bocca al lupo per questa nuova apertura, dedico alla Teiera Eclettica la ricetta dei tarfufini di cocco con le foglie rimaste dopo aver bevuto le jasmine pearl da preparare seguendo le indicazioni sulla confezione: “Infusione 4-5 minuti, acqua 85°, 2,3gr/250ml. Consigliate più infusioni con le stesse foglie, preferibilmente in tempi ravvicinati.”

Ma prima di vedere la ricetta, diamo un’occhiata agli ingredienti attraverso le pagine di Dieta e Salute con gli alimenti vegetali, Tecniche Nuove 2012.

Mandorla: appartiene alla famiglia delle rosacee, contiene molti lipidi di cui un’alta percentuale di grassi insaturi, proteine, vitamine del gruppo B, ferro, magnesio, calcio e fosforo, zinco, fluoro e iodio.

Cocco: grasso saturo di origine vegetale

Ingredienti per 10 tartufini
Tempo occorrente: 20 minuti di preparazione, 60 minuti di riposo

50 gr di farina di cocco
50 gr di farina di mandorle
25 gr di sciroppo d’agave
latte di cocco
5 jasmin pearls

Triturare le gemme di tè al gelsomino rimaste dopo aver bevuto l’infuso.
Mescolare tutti gli ingredienti, aggiungendo tanto latte di cocco da ottenere un composto omogeneo. Lasciar riposare per un’ora il composto. Con i palmi delle mani formare delle palline, passarle nella farina di cocco e metterle nei pirottini.

Oltre che spacciare il tè a noi, Barbara Sighieri tiene corsi alla Cucina Italiana, collabora con chef del calibro di Corrado Assenza e Simone Padoan, e l’Associazione Italiana Cultura del Tè.

English Version
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Also my tea dealer moved in my favorite green district, between Porta Venezia and Via Melzo in Milan: Barbara Sighieri of Teiera Eclettica. For years she kept going on trying to educate me on the path of leaves and water, but taste, and turn back, my choice is invariably on my absolute preference: jasmine tea.
What a surprise to find the Teiera Ecettica in Via Melzo 30, enriched with a space with tables, tablecloths, beautiful cups, teapots, homemade biscuits to try in an infinite range of sensations.
As good luck for this new opening, I dedicate the Teiera Eclettica these coco truffles with the remaining leaves after drinking the jasmine pearl to be prepared by following the directions on the package.
“Infusion 4-5 minutes, water 85 °, 2 , 3gr/250ml. Suggested multiple infusions with the same leaves, preferably at an early date. ”

But before you see the recipe, let’s look at the ingredients through the pages of Dieta e Salute con gli alimenti vegetali, Technique Nuove 2012.

Almond: it belongs to the rose family, contains many lipids in a high percentage of unsaturated fatty acids, protein, B vitamins, iron, magnesium, calcium and phosphorus, zinc, fluorine and iodine.

Coconut: saturated fat of vegetable origin

Ingredients for 10 truffles
Time required: 20 minutes preparation, 60 minutes of rest

50 gr of coconut flour
50 gr of almond flour
25 gr agave syrup
coconut milk
5 jasmine pearls

Grind the buds of jasmine tea remained after drinking tea.
Mix all ingredients, adding coconut milk so as to obtain a homogeneous mixture. Let the mixture stand for one hour. With your palms roll into balls the coco mixture and then, roll the truffles in coconut flour and put them in the cups.

In addition to tea know-how, Barbara Sighieri teaches courses in Cucina Italiana, collaborates chefs such as Corrado Assenza and Simone Padoan, and the Italian Association of Tea Culture.

1 commento su “Tartufini al cocco e gelsomino”

  1. Condivido la passione per il tè al gelsomino, superata, solo in estate però, dal tè alla menta preparato con menta appena raccolta e con una cucchiaiata di pinoli sul fondo del ‘bicchiere’, proprio come in Marocco.
    Condivido anche l’apprezzamento per una bella tazza e una bella teiera.
    Che tristezza questi tè commerciali da bar, anche di prestigio: una tristanzuola tazza di acqua calda e pompose ciotoline piene di bustine industriali.
    Mi spiace non vivere a Milano, un salto in via Melzo l’avrei fatto volentieri,
    Ciao!
    Antonella

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