Mai abbastanza ringrazierò Paola Sucato per avermi fatto conoscere la Radicetonda, un locale vegano dove il cibo è fresco, bio, presentato con grande cura. Le posate, i piatti, i bicchieri e perfino le bottiglie dell’acqua sono riciclabili. Si può stare a mangiare lì su grandi tavoloni in legno riciclato oppure fare take away. Io resto sempre perchè c’è un’atmosfera che sa di buono e attenzione ai dettagli che mi rilassa da una routine piena di colpi di clacson e urla buttate lì.
Oltre ai piatti da assemblare con una scelta di cereale, proteina vegetale e verdure, ogni giorno sono proposte due zuppe, spesso con accordi singolari. Alle zuppe della Radicetonda dedico questa vellutata che ripara dall’inverno.
Prima di passare la ricetta, come sempre, analazziamo nel dettaglio gli ingredienti utilizzati, sfogliando le pagine di Dieta e Salute con gli alimenti vegetali
Cavolo nero: appartiene alla famiglia delle crucifere, sono ricche in vitamine, minerali, fibre, proteine e zuccheri, a fronte di pochi lipidi. E’ un alimento-farmaco con proprietà riscaldanti, toniche, vitalizzanti, antiacide e costruttive.
Cipolla: appartiene alla famiglia delle liliacee, ricca di potassio, zolfo, vitamina A, vitamina E, e acido malico.
Carota: appartiene alla famiglia delle ombrellifere ha un elevatissimo contenuto di vitamina A, contiene inoltre sodio, potassio, ferro, calcio, e fosforo. Grazie a questa composizione funziona per mineralizzare sia nella formazione del sangue che nella fluidificazine biliare.
Sedano:appartiene ugualmente alla famiglia delle ombrellifere ha un’alta concentrazione di sodio e potassio, che lo rende importante per la mineralizzazione nei diversi processi, come la carota appunto. Ha proprietà diuretiche, è depurativo dei polmoni e stimola le ghiandole surrenali
Melograno:appartiene alla famiglia delle punacee è ricca di minerali, vitamine, zuccheri. Ha caratteristiche depurative, energetiche e antiossidanti.
Tempo occorrente: 40 minuti
Ingredienti per 4 persone:
200 gr di sedano rapa
100 gr di carota
350 gr di cavolo nero
200 gr di cipolla rossa
1 spicchio d’aglio
maggiorana fresca
chicchi di melograno
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Sale fino marino integrale
Mondare e lavare le verdure. Grattuggiare grossolanamente il sedano e le carote, tritate la cipolla altrettanto grossolanamente. Separare le foglie dai gambi del cavolo nero.
Spezzettare le foglie con le mani e lasciarle cuocere coperto 15 minuti con uno spicchio d’aglio e la sola acqua rimasta attaccata alle foglie durante il lavaggio.
Intanto tagliare i gambi del cavolo nero a tocchetti e unirli al sedano, la carota e la cipolla.
In una pentola a bordi alti far soffriggere i gambi del cavolo nero a tocchetti, la carota, la cipolla e il sedano, coprire con poca acqua e far cuocere 18 minuti. Unire le foglie di cavolo nero, quelle di maggiorna fresca, un cucchiaio d’olio, aggiustare di sale. Servire caldo decorando con foglie di maggiorana e chicchi di melograno.
Per le foglie di maggiorana si ringrazia la vicina di sopra, GDF e il suo orto in balcone sempre ridente, rigoglioso e disponibile per le preparazioni senzasenza. La foto del locale Radicetonda è a cura di Radicetonda.
English Version:
Never enough I will thank Paola Sucato for introducing me to the Radicetonda , a vegan bistrot where food is fresh, organic, made with great care. Cutlery, plates, glasses and even water bottles are recyclable. You can stay to eat there on large wooden tables to take away. I stay because there is always an atmosphere that tastes and feel good: a relaxing moment away from the stress out there.
In addition to the plates to a choice of cereals, vegetable protein and vegetables every day you can find two soups, often with unusual arrangements. To soups Radicetonda I dedicate this cream to welcome winter, full of energy.
Before giving the recipe, as always, let’s look into the ingredients, flipping through the pages of Dieta e salute con gli alimenti vegetali
Black Cabbage belongs to the family of cruciferous vegetables which are rich in vitamins, minerals, fiber, protein and sugar, with a few lipids. It a pharma food with heating, toning, revitalizing, anti-acid and constructive power.
Onion : it belongs to the lily family, rich in potassium, sulfur, vitamin A, vitamin E, and malic acid.
Carrot belongs to the family Umbelliferae has a high content of vitamin A, also contains sodium, potassium, iron, calcium, and phosphorus. Thanks to this composition works for mineralizing both in the formation of blood that fluidificazine biliary.
Celery : also belongs to the family Umbelliferae has a high concentration of sodium and potassium, which makes it important for the mineralization in the different processes, such as carrot. It has diuretic properties is cleansing the lungs and stimulates the adrenal glands.
Pomegranate : it belongs to the family of punacee is rich in minerals, vitamins and sugars. It has features depurative, is energetic and antioxidant.
Time required: 40 minutes
Ingredients for 4 people:
200 gr of celery
100 gr of carrot
350 gr of cabbage
200 gr of red onion
1 clove of garlic
fresh marjoram
pomegranate
4 tablespoons extra virgin olive oil
Whole sea salt
Peel and wash the vegetables. Coarsely grate the celery and carrots, chop the onion as coarsely. Separate the leaves from the stems of the cabbage.
Chop the leaves with your hands and cook 15 minutes covered, just with a clove of garlic and the water remained attached to the leaves during washing.
Meanwhile, cut the stems of the cabbage into small pieces and add to the celery, carrot and onion.
In a pan with high sides, fry the stems of the cabbage, carrot, onion and celery, cover with a little water and cook 18 minutes. Combine the cabbage leaves, those of fresh majoram, a tablespoon of olive oil, season with salt, mix them in the mixer. Serve hot and garnish with marjoram leaves and pomegranate seeds.
For the leaves of marjoram we thank the neighbor above GDF and her garden on the balcony always smiling, lush and available for senzasenza dishes. The photo of the bistrot Radicetonda is by Radicetonda a>.
Stile e sobrietà in un commento come questo , dettano attenzione al particolare come al generale, non comune dote, così come quella della buon cucina, creativa sui fornelli così come nella vita.
Grazie.
Guido