In questi giorni, da voci diverse, attraverso linguaggi differenti, ricevo un unico messaggio con priorità alta, carattere di urgenza, forte necessità di divulgazione: RITORNO ALLA TERRA!
Nel film di Wim Wenders Pina 3D, una coreografia si svolge su un palco interamente ricoperto di terra rossa.
DePILiamoci invita all’auto-produzione di quello che mangiamo per recuperare un rapporto virtuoso con la natura, gli altri e noi stessi. DePILiamoci è anche un libro disponibile alla Biblioteca del Parco che propone un’ampia scelta di opere dedicate agli stili di vita.
I mercati della Terra, ci fanno toccare con mano cosa significhi acquistare guardando negli occhi chi la terra la lavora tutti i giorni, ogni terzo sabato del mese dalle 9.00 alle 14.00.
Ieri, Pietro Leeman, nel presentare insieme ad Allan Bay e Reed Gourmet il suo nuovo libro In Verde, ha sottolineato quanta importanza rivesta, nella sua cucina, coltivare alcuni ingredienti in prima persona.
Oggi Ismea informa su come oltre 17 miliardi di euro in sette anni siano stati stanziati per i Programmi di sviluppo rurale regionali con l’obiettivo di migliorare la competitività del settore agricolo e forestale, valorizzare l’ambiente, favorire l’innalzamento della qualità della vita.
Ma quanto ne sa il cittadino? Lo sforzo di sensibilizzazione è molto forte – spiega l’Ismea, che è partner attivo all’interno della Rete Rurale Nazionale. E la conferma viene dalla rilevazione sul campo presentata oggi a Milano in occasione dell’evento “Comunicare lo sviluppo rurale ai cittadini”, organizzato su iniziativa del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, della Regione Lombardia e della Rete Rurale Europea (ENRD). Il 17.11 e il 18.11 si svolge il convegno nel Palazzo della Regione Lombardia, a Milano: Lo sviluppo rurale comunicato ai cittadini.
Quando si riceve lo stesso appello da direzioni molteplici, vagamente disparate, forse bisogna fermarsi a riflettere. Tutti, anche noi, incapaci di tenere perfino il rosmarino sul balcone.
Interessanti iniziative… il richiamo alla terra lo sento da anni, e fortunatamente negli ultimi 2 l’ho potuto realizzare in parte, e è una bella soddisfazione mangiare quello che hai visto crescere 🙂