A dispetto di quanto si creda, negli hotels si mangia spesso benissimo. Chef di grande talento immaginano piatti, approfondiscono materie prime e preparano mise en place aspettando chi li possa apprezzare: ospiti dell’Hotel ma anche clientela esterana che cerca un’oasi, ovattata e accogliente dove rifugiarsi. E’ una sfida perchè in realtà il pregiudizio spopola sulla ristorazione alberghiera. Ci vuole una profonda conoscenza di causa, inestinguibile tenacia per riuscire a far conoscere le persone che rendono indimenticabili la tavola di un ristorante d’albergo. Gribaudo ci è riuscito, attraverso una serie di serate che mettono in contatto gli chef degli alberghi con la stampa e chi, in generale, può sostenere e promuovere questa nicchia ancora un pò segreta. Un esempio? Augusto Tombolato ogni mese ospita uno chef con cui elabora un menù a 4 mani. Questa sera Giuseppe Di Iorio ha presentato alcune sue specialità tra cui Medaglione di coda di rospo in alghe marine con cuore di gamberone e scampo al vapore. Dello chef padrone di casa tra i piatti presentati ricordo la Zuppetta al melone con parfait al pompelmo rosa e spumiglia alla menta.
Magnifico!!!
DICE CHE:
invidia di cuore i “sostenitori e promotori” delle nicchie segrete…
Con la scusa della divulgazione
(etim.: spiegare al popolo) questi presta-pancia si fanno certe “pacciade” di breresca memoria, ben testimoniate dal loro giro-vita.
Forse era meglio appartenere a questa “massoneria” gastronomica che preparare intrugli lassativi per le signore anoressiche… avrò sbagliato mestiere?
Dubbi pre-temporaleschi……. 🙂