C’è un signore a rotelle nella lista civica che sostiene Pisapia candidato sindaco di Milano. Quel signore – inteso come “portatore di signorilità” – si chiama Franco Bomprezzi, è un giornalista di lungo corso e di grande professionalità, un uomo buono, semplice, che sa il fatto suo. È un mio amico. E quindi queste righe potranno suonare di parte, a chi le legge senza conoscerlo. Ma prima di diventare mio amico, Franco era un giornalista professionista ben più grande di me, che io seguivo come piccola collaboratrice di quotidiano di provincia, quando interveniva a mille convegni e iniziative pubbliche. Franco è da sempre impegnato in prima linea. Ha una lista infinita di cose da dire, intelligenti, profondamente pensate. E il dono di farsi ascoltare, di riuscire a conciliare le esigenze più diverse per raggiungere un obiettivo comune, qualunque esso sia. Da giornalista e libero battitore è un uomo esposto mediaticamente, troppo spesso solo a una fascia di utenza che è quella del sociale, della disabilità in particolare di cui è da sempre portavoce attento, preciso ed efficace. Anche critico, quando serve. È per questo che io lo sostengo, a distanza, attraverso il blog della mia amica virtuale Irene Binaghi. Perché Milano – mia città di adozione per molti anni – ha bisogno di una ventata di novità. Di obiettività. Di lucidità. E Franco, Cavaliere della Repubblica nel 2007, ne sarebbe il paladino. Non ne ho dubbi.
Barbara Favaron – Babuska Cooking
Tutti insieme per Milano, per Giuliano.
🙂 Non so cucinare molto bene, anche se sono io ai fornelli, tutti i giorni… me la cavo, ma di fronte a voi mi arrendo! Grazie!!!
io sto in provincia di Varese ma in tutta onestà ho vissuto e vivo Milano troppo spesso per non sperare che sia Pisapia a spuntarla. Tengo le dita incriciate 🙂
Bibi
@bibi: grazie per il sostegno… mi raccomando incrociale tutte le dita, anche quelle dei piedi. Un saluto. ib
DICE CHE:
Milano si meriterebbe un sindaco migliore (della Letizia e dell’altro), ma vabbè, quel che passa il convento son questi.
Sportivamente, vinca il… meno peggio! 🙂