Digiuno terapeutico in cifre

L’esperienza del digiuno, al di là delle sensazione di pulizia interiore e radicamento con gli aspetti più profondi di se stessi, ha degli effetti  quantitativamente misurabili ed obiettivamente strabilianti.

Un mese prima di partire per questa vacanza no food mi sono sottoposta agli esami del sangue di routine. Tutto nella norma salvo due valori.

La ves, tasso di infezione del sangue, leggermente alto, a 30 quando i valori normali sono compresi tra 0 e 20. Questa alterazione era dovuta ad un piccolo problema dermatologico che avevo in quel momento.

HGB, emoglobina a 11.7  quando i valori normali sono compresi tra 12 e 16. Questo valore per me è sempre stato bassino, sia quando mangiavo carne sia ora che non la mangio.

Un mese dopo il digiuno ho rifatto le stesse prove, nello stesso periodo del ciclo, riscontrando tutto nella norma. Ma quelllo che più salta all’occhio sono proprio i valori della ves e dell’HGB.

La ves a 8 e l’emoglobina a 12.1. Credo sia la prima volta che vedo un valore sopra al 12 per l’emoglobina. Naturalmente il problema dermatologico è sparito durante il digiuno.

Ho perso sei kilogrammi che non ho piu’ ripreso.

Perfino i libri letti durante  il digiuno hanno messo un seme che poi ha dato fiori e frutti.

Dopo aver iniziato e finito il primo volume del Mahabharata nellatraduzione di Giorgio Borgonovi e Marco Marzagalli, una volta tornata a casa, ho  letto anche i successivi 7 volumi. Sembra ingombrante e impegnativa come lettura, in realta’ ti rapisce come una telenovela yogica.

E’ incredibile come possa risultare avvincente un testo cosi’ antico a cui l’occidente, detto per inciso,  ha attinto a piene mani per la propria letteratura, per il teatro e anche per alcuni simboli teologici.

Anatomia Esperienziale di Andrea Olsen mi ha avvicinato ad uno splendido workshop organizzato dallo  Tilt che ha ospitato l’insegnamento di anatomia esperienziale di Eva Karczag.

Di Alan Bennett, l’autore della Sovrana Lettrice, mi è capitato di vedere una pièce teatrale History Boys: colto come un saggio di storiografia e irriverente come un musical.

Effetti collaterali? Bisogna rietrare molto lentamente, se si è effettuato un digiuno di 7 giorni, almeno per i 4 successivi, i pasti devono essere leggerissimi, inserendo un alimento alla volta, partendo dai più semplici. L’istinto aiuta, come sempre. Diciamo che tornare alla mia alimentazione consueta  ha richiesto un mese. Tutto l’apparato digerente e l’intestino soprattutto risulta completemente vuoto e in stato di quiete. E’ una strana sensazione che evidenzia come  la nostra naturale condizione sia il movimento. Per riattivare tutta l’attività ho fatto una seduta dall’osteopata che ha rimesso in moto la macchina.

 Bhé lo ammetto ogni tanto ci ricasco: non spesso, solo una volta al mese, faccio un giorno di digiuno…tanto per avere un ottimo pretesto per andare al parco a bere la centrifuga di carota, sedano e zenzero, leggere i giornali con calma, vedere un sacco di dvd sul divano e fare stetching a tempo di bradipo.

Più digiuno per tutti!!!!….. Sto scherzando, ovviamente.

10 commenti su “Digiuno terapeutico in cifre”

  1. DICE CHE:

    non c’è da stupirsi se i valori misurati nel sangue sono tornati normali, il digiuno è di per sé una pratica “riequlibrante”!

    Comunque, per dare il giusto significato alle cose, spieghiamo ai non addetti ai lavori:

    * VES = Velocità (di) Eritro-Sedimentazione
    è un indice di infiammazione dell’organismo,
    si esprime nei millimetri di parti solide
    che si separano dal sangue sul fondo di una
    provetta in un certo tempo noto; se come
    Irene, si aveva un problema dermatologico,
    il valore è aumentato.

    * HGB = Emoglobina totale
    E’ la quantità % di emoglobina (la proteina
    che trasporta l’ossigeno nel sangue grazie
    ad una complessa struttura che contiene
    FERRO); adesso sapete perchè il sangue è
    rosso e sa di ruggine!
    Un valore basso è FISIOLOGICO nelle donne e
    nei vegetariani, un valore alto è
    altrettanto fisiologico negli sportivi ben
    allenati, nei montanari/andini/tibetani e
    PATOLOGICO nei ciclisti dopati! 🙂

    Se non si vuole o può rigenerarsi con un digiuno, è ottima cosa assumere in caso di valori di emoglobina bassi, o di carenza di ferro, sostanze che ne contengono, ma ricordatevi che siccome il ferro in dosi ponderali è un veleno come gli altri metalli, l’organismo se ne difende; chi prende ferro “del farmacista” ha spesso nausea, crampi e vomito e spesso riesce ad assorbirne pochissimo.

    Un rimedio efficace e naturale che mi piace consigliare è la “MELA CHIODATA”, non buonissima ma sempre più gustosa di tutti gli intrugli a base di ferro in commercio.

    Si prepara così:
    prendete una bella mela molto acida, la GRANNY SMITH (mela verde) andrà benissimo, procuratevi in ferramenta 8/10 chiodi da carpentiere (lunghi 12 cm circa e spessi 3/4 mm). Infilzateli nella mela e lasciateceli una notte. Il giorno dopo toglieteli (saranno parzialmente arrugginiti, ma non preoccupatevi affatto) e mangiate la mela a digiuno. Il gusto “arrugginito” non sarà prelibato, ma vi permetterà di assumere il prezioso “MALATO DI FERRO” cioè il ferro sciolto dall’acido malico della mela, che è molto assimilabile.
    Cos’è successo? Durante la notte la mela ha lavorato per voi, rendendo il ferro disponibile in forma organica, ovvero ha “vegetabilizzato” per voi una sostanza minerale; digerire una sostanza vegetale è molto più facile che non una minerale, e la minima quantità di ferro che il corpo sa assorbire sarà tutta nella mela arrugginita, senza essere pesante o nauseante, perchè ormai resa bio-disponibile.

    Potenza della natura ! 🙂

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  2. Ciao, mi sto interessando al digiuno terapeutico e navigando sono arrivata al tuo sito. Puoi dirmi preso quale clinica sei stata?
    Grazie

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  3. Ciao è la prima volta anch’io che visito il tuo interessantissimo blog e come Babuska sarei curiosa di sapere dove sei stata a fare il digiuno! Grazie mille verrò a leggerti spesso!

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  4. Meraviglia! Intanto complimenti x il blog. Anch’io vorrei sapere di più sul rigenerarsi…. Ma come fa una mamma sola, che lavora part time e il resto del time è impegnata con i suoi due bambini tra impegni scolastici, allenamenti, amichetti….e la casa….che prova a fare yoga, ma non riesce x’ coincide con le attività dei figli, che la sera è talmente stanca che si violenta x cucinare per il giorno dopo tanta di di preparare piatti il più sano possibile….e che deve fare i conti con la sua pigrizia…. Come fa? Non può prendersi una settimana in nessuna clinica, non ha un giorno intero x se stessa, se va in vacanza ci va con i bambini… Aiuto! Scusate lo sfogo. C’è un sistema rigenerante accessibile a tutti?

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  5. @runningcrazy: mmmm…. molto difficile così… non sono madre, quindi non conosco per esperienza diretta quello che vivi. Solo a leggere mi vien l’affanno. Prima del digiuno forse può essere più utile iniziare a ritagliarti 2 minuti, non di più, ad occhi chiusi in cui ascolti il tuo respiro, quando vuoi, quando puoi. E giorno per giorno i minuti diventeranno 3 e poi 4. E quando avrai guadagnato spazio per te, dentro di te, solo allora potrai pensare al digiuno come fattibile. Prima si trasformerebbe in un affanno in più.

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  6. @irenekitchen: grazie! hai proprio ragione! meditazione!l’ho fatto per un anno ed ero rinata! per varie vicissitudini il mio gruppo di meditazione non esiste più…continuo a dirmi di iniziare da sola e non comincio mai… Brava. Chissà…forse vedermelo scritto qui mi spingerà a cominciare! grazie….

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