Questa notte ho sognato di dover portare a una festa moltissimi piatti, tutti senza senza e di doverli assaggiare tutti, con un cucchiaino. Menomale che oggi è l’ultimo giorno di digiuno, persino l’inconscio bussa per ricominciare a mangiare.
Giornatone: dopo ginnastica tisane e massaggi sono andata a meditazione nada brama. Durante la consueta prima parte di respirazione ho iniziato baldanzosa la sequenza inspira e espira, con colonna sonora di campane tibetane. Mi sentivo tra innumerevoli piedi nudi sulla terra rossa, circondata da un’orchestra di gong dalla vibrazione lunga e profonda di moltitudini che meditavano.
Peccato che ad un certo punto mi ha preso un mal di stomaco ferocissimo, con sudori freddi a catinelle. Mi son trovata piegata in due senza sapere come. La mia mistica esperienza si è conclusa così: a penzoloni sul bracciolo di una seggiola. Ho interrotto, sono andata a letto per un’ora e mi son svegliata come nuova. Mantra pennicchella.
Sospetto di aver sbagliato qualcosa nella respirazione addominale: l’ho fatta come al solito, solo che il mio addome è radicalmente diverso. Vuoto ad essere precisi.
Ma cosa pretendi? Questo è il settimo giorno di digiuno, non il settimo anno in Tibet!
Davvero interessante questo tuo racconto passo passo del digiuno. Chissà se un giorno riuscirò anche io a farlo… 🙂 Non mi sento abbastanza forte per riuscirci ma prima o poi magari…Un saluto!
che costanza che hai avuto!
ti ammiro, io sarei scappato 🙂